Una Festa Maggiore grandiosa e oltre ogni aspettativa per il Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto. A distanza di alcuni giorni dal clou dei festeggiamenti in onore della Madonna Nera, si delinea un quadro articolato su quanto realizzato, raccogliendo in una visione panoramica i vari tasselli che si sono incastrati nel mosaico terlizzese.
La città ha ospitato migliaia di persone, non solo residenti, ma anche provenienti dai paesi limitrofi, parenti fuori sede e numerosi stranieri giunti in Puglia per trascorrere le vacanze. Il ricco programma tra iniziative religiose, culturali e d’intrattenimento tenutesi a partire da fine luglio ha attratto fortemente la curiosità altrui, sfociando in una corposissima partecipazione non preventivamente calcolabile.
Dopo due anni di fermo forzato a causa della pandemia, la comunità locale ha avvertito l’esigenza di raccogliersi per le strade e di omaggiare fisicamente la Vergine Maria sin da giovedì 4 agosto con lo spostamento del Carro Trionfale dal Lamione, poi sabato 6 con la processione e, infine, domenica 7 con la sfilata del campanile mobile. Una manifestazione di fede unica nel suo genere, magnifica, sorprendente.
Terlizzi si è colorata di un’atmosfera di gioia condivisa. La tradizione del Carro ha valicato i suoi confini prettamente comunali: da fuori sono accorsi per assistere a un vero e proprio capolavoro folcloristico. L’immagine della struttura in legno e cartapesta alta ventidue metri è rimasta scolpita indelebilmente nella mente degli osservatori.
La suggestione del tragitto percorso, col traino di cento bambini, grazie alla forza dei quattro timonieri, del capotimoniere e della carovana di sessanta volontari tra uomini e donne ha acceso ancor più i riflettori sulla portata prestigiosa della Festa e sui riflessi riverberatisi sulla collettività.
Si è trattata di un’impresa immane che è stata studiata nei minimi dettagli dallo staff competente del Comitato attraverso investimenti di plurime energie e risorse. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla comunicazione: i tanti eventi dal taglio trasversale sono stati adeguatamente divulgati nel corso dei mesi con la collaborazione delle testate giornalistiche e delle tv, con l’impiego delle piattaforme social, con la realizzazione di video diventati virali e con la stampa dei giornalini elaborati in occasione della Festa.
Eppure, nonostante gli sforzi compiuti a monte, si sono comunque verificate delle sfumature imprevedibili di difficoltà che sono state, però, arginate e risolte direttamente sul campo.
Le numerose soste prestabilite hanno consentito di poter godere del passaggio del Carro nei vari punti di raccolta, così da fornire a ciascuno un momento di raccoglimento interiore e comunitario nell’ammirare l’imponente macchina e rivolgere una preghiera a Nostra Signora.
Occorre precisare che l’adorazione di moltissimi fedeli presenti in talune zone ha ostacolato manovre repentine del Carro, così da richiedere un intervento massiccio delle istituzioni, delle forze dell’ordine, degli addetti alla sicurezza e delle associazioni locali di volontariato per consentire che il cammino proseguisse nella massima serenità in assenza di rischi per l’incolumità pubblica.
Il corteo, peraltro, è stato segnato da molteplici tappe simboliche che hanno riecheggiato i costumi consolidatisi negli anni: viale Roma, corso Vittorio Emanuele, piazza IV Novembre, corso Garibaldi, corso Dante Alighieri, piazza Cavour, corso Umberto I e piazza Don Tonino Bello dinanzi alla Concattedrale. Le diverse girate del Carro alle curve hanno lasciato tutti col fiato sospeso per poi sfociare in uno scroscio di applausi per la forza degli spingitori e dei condottieri al timone.
Un ottimo bilancio, dunque, per le tre giornate di culto della Festa: Terlizzi è stata abitata da una folla oceanica di devoti e visitatori che hanno voluto calcare le vie pur di prendere parte a una celebrazione maestosa presieduta nelle giornate di sabato e domenica, 6 e 7 agosto, dal vescovo Mons. Domenico Cornacchia. Un connubio simbiotico tra spiritualità ed estrinsecazione sfarzosa dell’amore verso la Compatrona.
Anche i concerti tenutisi nella settimana della Festa Maggiore sono stati molto apprezzati, evidenziando un forte interesse della popolazione terlizzese e non solo di affiancare ai momenti di esclusiva devozione degli spazi dedicati alla musica culturalmente elevata, pop e leggera. Il festival “M’illumino di jazz”, l’orchestra da camera di “Note di Puglia”, la performance lirica, Fabrizio Moro, Alfio Lombardi e l’Orchestra all’italiana, tutte personalità dall’indubitabile spessore, hanno soddisfatto i gusti artistici di ampie fette di spettatori.
Promuovendo ancor di più l’entusiasmo e il consenso riscontrato, il Comitato prosegue nell’organizzare gli ulteriori appuntamenti in calendario: la Festa Maggiore si concluderà il prossimo 28 agosto con il ritorno del Carro Trionfale al Lamione e la sagra della carne alla brace.